ORA! – Officina della Ricerca per l’Ambiente in solidarietà con la protesta al parco Don Bosco
Esprimiamo la massima solidarietà al comitato Besta e alle persone che ieri hanno tentato di salvare 70 alberi dall’abbattimento nel lato nord del parco Don Bosco, ricevendo in cambio una violenta repressione da parte delle forze di polizia e rischiando conseguenze molto serie a causa di una gestione scellerata dei lavori.
Riteniamo molto grave che non si sia valutato previamente l’impatto del progetto del tram in termini di distruzione del verde urbano e di consumo di suolo. Secondo le stime dei progetti delle nuove linee di tram a Bologna, si tratta di oltre 700 abbattimenti di alberi, in buona parte maturi, sul territorio urbano. Tale incongruenza appare tanto più grave nel momento in cui altri progetti di questa amministrazione – dall’allargamento della tangenziale al nuovo nodo di Rastignano, alla costruzione delle nuove scuole Besta all’interno dello stesso parco don Bosco – incidono pesantemente sul bilancio di verde urbano, sostanziandosi in migliaia di abbattimenti e in un aumento considerevole del consumo di suolo, con un pesante lascito per i decenni a venire.
Le temperature medie in regione sono già aumentate di oltre 2 gradi rispetto al clima medio del trentennio 1960-1990, e la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi anni in mancanza di una efficace e repentina azione di mitigazione a livello globale. Una città come Bologna, già oggi esposta a temperature estreme ogni estate, non può permettersi di perdere altro verde urbano, tanto più in un’ottica di adattamento al cambiamento climatico. Gli alberi maturi oggetto di abbattimento – spesso di 50 o più anni d’età – sono infatti capaci di mitigare efficacemente le ondate di calore e costituiscono un naturale “rifugio climatico”, mentre non sono equivalenti a nuovi esemplari di pochi anni d’età piantumati in loro sostituzione (tantomeno se costretti in vaso).
Pertanto, ci uniamo alla voce delle cittadine e dei cittadini sensibili al tema, per chiedere che:
– siano rivalutati tutti i progetti che incidono sul verde esistente in città, preservando senza eccezioni tutte le specie arboree adulte;
– vengano incentivate le piantumazioni a terra di nuovi alberi, riducendo il suolo occupato da asfalto e cemento tramite processi di de-sealing e, se necessario, restringendo lo spazio dedicato alle corsie auto e ai parcheggi;
– si rivalutino i progetti di nuova urbanizzazione in modo che il consumo di suolo collegato sia pari a zero in termini assoluti, ovvero che le aree verdi o non edificate in città siano preservate, senza entrare in un gioco a perdere fatto di equivalenze e compensazioni.